Primo paese che si incontra muovendosi da Mondovì in direzione delle montagne, Villanova Mondovì accoglie i visitatori con il suo lato più commerciale, con attività e negozi, per poi sedurre con il suo centro storico in seguito. La strada principale svolta verso sinistra, in direzione Roccaforte, proprio a ridosso delle prime case del borgo. In pochi minuti si è davanti alla piazza principale del paese, di fronte alla parrocchiale, sobria ed elegante, con una piccola fontana, e da lì è possibile immergersi in un dedalo di vie e viuzze, che si inerpica sulla collina.
Il camminatore caparbio, deciso a raggiungerne la vetta, sarà premiato. Si arriva al cuore antico dell’intero borgo, piazza S. Caterina. Un luogo di grande fascino, dove sono situati alcuni degli edifici più significativi della storia di Villanova: il castello, l’antico palazzo comunale, l’ospedale, la confraternita di Santa Croce e la chiesa di Santa Caterina, l’antica parrocchiale del paese, un tesoro artistico, ancora oggi utilizzata dalla comunità: rappresenta una cornice unica per gli eventi del paese, tra cui i prestigiosissimi “Dialoghi Eula” che da anni portano nel Monregalese i grandi nomi della politica nazionale per una giornata di studi e riflessioni. La chiesa è caratterizzata da un’architettura romanica, squadrata e austera, che cela al suo interno cicli di affreschi risalenti al Quattrocento. È curioso il contrasto, nella stessa piazza, con la confraternita, che invece è risalente al Settecento, ed è un buon esempio di Barocco piemontese, tuttora aperta al culto. Nella sua forma si riscontra una forte influenza dello stile di Francesco Gallo, ma non è opera del maestro, bensì del pur ottimo Bernardo Vittone, collaboratore proprio del celebre architetto monregalese, allievo del torinese Filippo Juvarra.
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